Ingegnere Aerospaziale Alla Nasa Clark C Mcclelland

Ingegnere Aerospaziale Alla Nasa Clark C Mcclelland
Visto il ritorno sulle scene ufologiche dell'ex ingegnere aerospaziale alla NASA Clark C. McClelland riportiamo qui degli interessanti articoli di qualche tempo fa, ma che sono ancora di estrema attualita' visto le recenti rivelazioni dell'ex-astronauta Edgar Mitchell.

Clark C. McClelland, ex ingegnere aerospaziale in servizio alla NASA dal 1958 al 1992, torna a parlare di s'e. Egli ha recentemente cominciato a collaborare con The Canadian, un quotidiano canadese indipendente e no profit. Non c'`e da stupirsi se finalmente un media nazionale canadese, anche se poco conosciuto, d`a spazio alle controverse tematiche affrontate dall'ex tecnico di lancio della NASA. Ecco cosa dice in proposito la presentazione del portale che campeggia sulla Rete:

http://www.agoracosmopolitan.com/about us.html

Al centro delle straordinarie rivelazioni di questo cittadino americano, licenziato improvvisamente anni fa dall'Agenzia Spaziale americana, ci sono i contenuti sconcertanti di alcune discussioni avute nel corso di incontri privati con autorevoli personaggi storici dell'epoca: incontri nel corso dei quali si parl`o di UFO e veicoli alieni precipitati.

Alcuni anni addietro McClelland rivel`o ai mass media di aver colloquiato informalmente con il Senatore Barry Goldwater (esiste una foto che li ritrae insieme in Florida) e con il dr. Wernher Von Braun (1912-1977). Presso il sito di McClelland si pu`o vedere una foto con dedica dell'ingegnere missilistico tedesco.

A proposito di W. Von Braun e dell'incidente di Roswell, nel 1999 il giornalista italiano Maurizio Baiata firm`o un articolo intitolato, pubblicato sulle pagine della rivista UFO Network (nr. 5, Settembre 1999). Il pezzo di Baiata riprendeva la notizia dell'intervista rilasciata da McClelland a CNI News.

Ecco un breve passo del servizio di allora (il testo integrale `e disponibile presso il sito EdicolaWeb.net):

Articolo di Maurizio Baiata, da, UFO Network nr. 5, Settembre 1999

Pi`u recentemente il bimestrale I Misteri di Hera (nr. 14, Agosto/Settembre 2006) ha dedicato una pagina del suo speciale allo Spazio ad una lettera aperta firmata da McClelland. Ne emerge il ritratto di un uomo colpito duramente dalla vita, trovatosi probabilmente nel posto sbagliato al momento sbagliato. Tali circostanze fortuite lo condussero all'inaspettato licenziamento. Stando a quanto da egli riportato, sembra che a causa di una sua accidentale "scoperta di qualcosa di importanza monumentale", egli dapprima fu rimosso dal suo incarico di tecnico specialista di lancio dello Space Shuttle Columbia e passato ad incarichi amministrativi (OPF-3), e dopo alcuni giorni fu licenziato in tronco senza nemmeno dargli la possibilit`a di salutare i colleghi del Kennedy Space Center.

Riportiamo alcune righe in ottemperanza al diritto di critica e per meglio contestualizzare la figura dell'ingegnere americano:

pag.9 ibidem

Consiglio caldamente di procurarsi lo speciale dedicato allo Spazio, non solo per leggere il testo integrale della lettera. Vi si trova anche il testo del celebre servizio (26/11/2005) a firma di Maurizio Molinari, corrispondente dagli Stati Uniti per La Stampa di Torino. Si tratta di un servizio che riporta le dichiarazioni di Paul Hellyer, ex ministro della Difesa canadese, rilasciate in occasione di un convegno (il simposio Exopolitics) tenutosi all'aula magna dell'Universit`a di Toronto.

McClelland `e stato ScO (Spacecraft Operations Officer), operatore specialista della Flotta Space Shuttle al Kennedy Space Center, in Florida, ma precedentemente aveva lavorato alle missioni lunari Apollo presso il Cape Canaveral della NASA. Egli ha assistito nella sua vita a 636 lanci spaziali (nella lettera aperta viene riportato il numero di 631, ma in un contatto epistolare McClelland mi ha parlato di 636 lanci; la sostanza, ad ogni modo, non cambia).

McClelland `e stato inoltre un ground test astronaut (un tecnico che, suppongo, testa da astronauta la strumentazione a terra). Un curriculum di tutto rispetto, se non fosse per la macchia finale sulla sua carriera stroncata da interessi superiori ed al di fuori della discussione pubblica.

Che cosa avr`a mai scoperto McClelland da indurre l'Amministrazione della NASA ad un suo rapido declassamento di mansioni ed al successivo licenziamento avvenuto nel 1992? McClelland sembra intenzionato a metterlo per iscritto nel suo libro, attualmente in fase di stesura.

Intanto l'ex tecnico NASA continua la sua difficile opera di divulgazione, in attesa che qualche lungimirante editore (italiano od estero) sia disposto a vagliare il suo lavoro ed a proporgli di pubblicare un testo rivelazione. Da insider dell'esplorazione spaziale, McClelland potrebbe in futuro dare un notevole contributo alla discussione esopolitica e sui fenomeni aerospaziali non identificati, un fenomeno sul quale da alcuni mesi il Cnes (il Centro nazionale per gli studi spaziali della Francia) sta facendo chiarezza, declassificando gradualmente i suoi dossier segreti.

Un significativo incontro di McClelland con W. Von Braun risale al Luglio 1969, presso Cocoa Beach nel corso di una cerimonia della MFA (Manned Flight Awareness) e della NASA. Presso il Cocoa Beach Ramada Inn, Von Braun e McClelland si fermarono a fare due chiacchiere nella veranda. L'ex ingegnere statunitense racconta che egli era a conoscenza di alcuni retroscena dell'incidente di Roswell sin dal 1958 (incidente di cui si discusse sulla stampa sin dal 1947). Secondo quanto ci racconta, lo specialista di lancio americano pose a Von Braun una domanda diretta. McClelland sapeva infatti che Von Braun ed altri scienziati tedeschi alla fine degli anni '40 lanciavano razzi V-2 dal poligono di lancio di White Sands. Fu solo nel 1958, infatti, che Von Braun ed il suo team entr`o a far parte della neonata NASA. Prima, essi erano stati assegnati alla ABMA (Army Ballistics Missile Agency), come gi`a ricordato da Maurizio Baiata.

Riporto brevemente cosa McClelland ha scritto per The Canadian:

German scientist Von Braun was at Roswell during UFO crash,

by Clark C. McClelland, The Canadian, August 2007

Ed ecco cosa avrebbe risposto Von Braun, secondo la testimonianza di McClelland:

ibidem

Dunque, secondo la testimonianza di un ex tecnico NASA dalle comprovate credenziali, lo scienziato tedesco Von Braun fu presente a Roswell con altri scienziati per ispezionare il misterioso oggetto volante precipitato nei pressi della cittadina del Nuovo Messico, durante l'estate del 1947. E che non si trattasse di qualcosa costruito dai Sovietici o dei resti di un semplice pallone sonda, lo si evince da quanto Von Braun rifer`i all'ingegnere aerospaziale:

Posted by Unknown | at 12:32 PM